Be My Eyes, in italiano Sii i miei occhi, è un’app mobile danese, creata da Hans Jørgen Wiberg nel 2015, che mira a supportare le persone cieche e ipovedenti nell’affrontare le diverse situazioni della vita quotidiana: dalla lettura della data di scadenza su una bottiglia di latte, all’abbinamento di capi di abbigliamento; dal controllo delle luci in casa, alla preparazione della cena; dal trovare oggetti caduti in terra, fino ad orientarsi in posti sconosciuti e molto altro ancora.
Come funziona
Una persona con disabilità visiva richiede assistenza tramite l’app e gli viene assegnato casualmente un volontario vedente che parla la sua stessa lingua. Con una chiamata o una chat con connessione video unidirezionale in diretta, il volontario vede cosa sta puntando la videocamera dell’utente cieco o ipovedente, in modo da poterlo guidare se necessario e fornirgli assistenza visiva. Azioni apparentemente banali, come leggere un'etichetta o distinguere un prodotto o conoscere il colore di un vestito, ma essenziali nella quotidianità di ognuno. Un supporto, quindi, quello fornito, che mira a favorire una vita più indipendente, senza dover sempre fare affidamento sulle relazioni personali.
L’app è gratuita, e senza pubblicità, permette un uso illimitato ed è disponibile sia per iOS che Android.
Una comunità online di oltre 5,9 milioni di volontari e oltre 400.000 persone con disabilità visive utilizzano l’app. Sono rappresentate oltre 180 lingue.
La dimensione corposa della comunità di volontari fa sì che la maggior parte delle chiamate trovi risposta in circa 30 secondi. Inoltre, incrociando fusi orari e lingue parlate, gli utenti possono ricevere risposta anche di notte.
Con la funzione di “aiuto specializzato” gli utenti ciechi e ipovedenti possono anche connettersi, sempre in maniera gratuita, con l’assistenza clienti di alcune aziende aderenti dislocate in diversi Paesi, disponibili a rispondere alle loro domande o a supportarli nelle loro necessità.
Per saperne di più
www.bemyeyes.com
Settembre 2022


